Una scena del film Il Maestro e Margherita

Pellicola di produzione russa che riprende in modo fedele l’omonimo romanzo di Bulgakov. Un film con qualche spettacolarizzazione di troppo, ma gradevole ed emozionante

Mosca, 1930: il Maestro, celebre autore di testi teatrali attraversa un periodo di crisi. La sua opera, incentrata sul rapporto tra le figure di Ponzio Pilato e Gesù, viene fortemente osteggiata dal governo tanto da essere sospesa a pochi giorni dalla prima. Inizia allora a scrivere un’altra storia che riguarda l’ipotetico arrivo del Diavolo a Mosca. Fedele trasposizione del romanzo omonimo di Michail Bulgakov, il film di Michail Loksin, da lui sceneggiato con Roman Kantor, è una buona prova di messa in scena di una storia dentro un’altra. Infatti la scrittura del Maestro prende forma e diventa essa stessa immagine e storia all’interno del film. Che è molto godibile e a tratti ironico, anche se pecca troppo di spettacolarizzazione negli insistiti effetti speciali. Il film però emoziona e dona nuovo vigore alla scrittura di Bulgakov. Il libro, scritto tra il 1929 e il 1939 venne censurato e “liberato” solo nel 1969.

Senza manierismi o fronzoli, il regista dirige con mano decisa gli attori, muovendoli con cura e prendendosi il tempo necessario per il suo racconto. Ottimo August Diehl, attore tedesco di nota bravura (Bastardi senza gloria) nel ruolo del Diavolo Woland, e altrettanto bravi Evgenij C’igardovič (nel ruolo del Maestro) e Julija Snigir’ (Margherita), così come i comprimari. Un buon film, campione di incassi in Russia e tuttavia fortemente osteggiato da alcuni ufficiali del governo che si sono lamentati delle idee del regista verso la guerra in Ucraina, e che hanno accusato il film di propagandare idee anti Russia. Molto consigliato. Al cinema dla 19 giugno.

di Adriano Cavicchia Scalamonti

E' da sempre interessato al cinema e alla scrittura. Nel 1993 ha partecipato a un corso di sceneggiatura condotto da Lara Fremder (Alambrado; Garage Olimpo) e Paolo Rosa (Il Mnemonista). Negli anni successivi ha scritto recensioni cinematografiche per la pagina televideo di Telelombardia, emittente privata per la quale lavoro dal 1986 in qualità di tecnico. Dal 2009 al 2016 ha studiato recitazione teatrale e cinematografica presso l’Associazione Culturale Dedalus di Milano. Nel 2011 ha iniziato a scrivere racconti brevi e brevissimi. Nello stesso anno ha partecipato al “Premio Solinas – Storie per il cinema” con un suo soggetto. Sempre nel 2011 e poi nel 2014 ha partecipato al Concorso letterario indetto dalla Biblioteca Comunale di San Donato Milanese (MI) classificandosi entrambe le volte al secondo posto. Nel 2015 ha scritto la sceneggiatura (tratta dal suo racconto “E se domani”) e ha diretto il cortometraggio “Dislivelli”. Negli anni successivi ha scritto alcuni racconti. Dall’ottobre del 2023 ha aperto un blog in cui pubblica recensioni cinematografiche, https://vistierivistidalconte.blogspot.com/ A dicembre 2024 viene pubblicato il suo primo romanzo, “L’uomo in meno” (Robin edizioni).

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