Marko Arnautovic, una doppietta al Verona

Contro il Verona finisce in parità, ma la notizia arriva dalla coda della classifica, dove il Frosinone lascia le Serie A e l’Empoli si salva al 93′

Il campionato è finito. Nella città scaligera l’Inter ha ritrovato il miglior Marko Arnautović che ha siglato una doppietta. Salvifica, poiché è arrivata sull’1-2. Una sgambata di fine anno, che gli avversari non hanno per niente presa sotto gamba. Merito di Marco Baroni che è riuscito a mentalizzare la squadra, nonostante gli obiettivi erano oramai nulli, dopo la salvezza conquistata settimana scorsa. Stare ad analizzare la partita è inutile, serve solo a riempire l’aria di logiche irrazionali e fuorvianti. Dopo il titolo conquistato in casa dei cugini rossoneri, i nerazzurri hanno vinto soltanto due volte, perdendo contro il Sassuolo (tra l’altro retrocesso in B) e pareggiato due tre occasioni. Contro gli emiliani addirittura si è inceppato l’attacco dopo ben 42 partite. Una testimonianza interessante, a suffragio della mancanza di obbiettivi che fa rima con stimoli.

Ora, dopo l’addio di Steven Zhang, il club si avvierà verso una nuova avventura, che non necessariamente incontrerà cime tempestose. La mission è tenere I big e cederli soltanto per cifre irrinunciabili. Il management è rimasto al proprio posto e questo è una garanzia. Almeno per le cose inerenti al calciomercato e per appianare alcune situazioni tecniche. Nonostante i problemi economici, dopo l”era Antonio Conte, l’Inter ha vinto uno scudetto, ha giocato una finale di Champions e ha conquistato altri cinque titoli (due coppe Italia e tre Supercoppe nazionali). Un biglietto da visita per Oaktree, il fondo che ha messo le mani sul club nerazzurro. Sul piatto in questo momento c’è il contratto di Lautaro Martinez. La cifra è di quelle da far tremare i polsi. In Italia solo Dušan Vlahović percepisce un cache del genere, ma l’argentino è campione d’Italia e per giunta capocannoniere del campionato appena concluso. Materia per professori. Gli esami non finiscono mai…

L’epilogo di questa stagione ha espresso gli ultimi responsi. Dopo Salernitana e Sassuolo, anche il Frosinone lascia la Serie A. Sfortunata la squadra Eusebio Di Francesco che, dopo aver dominato la partita contro l’Udinese, è stata beffata a un quarto d’ora dalla fine. A nulla sono serviti gli ultimi tentativi verso la porta di Maduka Okoye. Si salva così l’Empoli che contro la Roma al 93′ ha segnato il gol di una salvezza insperata con l’ex rossonero M’Baye Niang. La sconfitta contro i toscani non ha così permesso ai giallorossi di entrare in Champions, anche perché la vittoria dell’Atalanta sul Torino ha dato ai bergamaschi il quarto posto aritmetico, estromettendoli così dalla massima competizione europea per club. La Fiorentina è già in Conference League, ma una vittoria nella finale di Atene, la promuoverebbe in Europa League. Incrociamo le dita.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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