Malinconia (in norvegese Melankoli) è una serie realizzata dal pittore norvegese Edvard Munch e composta da 5 tele (1891-1896) e due xilografie (1897-1902)

Da settembre 2024, fino a gennaio 2025, Palazzo Reale ospiterà le opere del grande artista norvegese morto ottant’anni fa

In attesa di Edvard Munch, Palazzo Reale, a Milano, dedica al famoso artista norvegese, in occasione dell’80° anniversario della sua morte, una mostra ricca di dipinti provenienti dal Museo Munch di Oslo. L’artista ha esplorato nel corso della sua lunga carriera, alcuni stili preponderanti che hanno caratterizzato la fine dell’800 fino alla seconda metà del 900′. Dall’impressionismo degli esordi, fino allo stile espressionista, che è sicuramente quello che identifica la sua personalità. Diceva Paul Gauguin, di cui Munch, conosceva bene la poetica, di non soffermarsi alle impressioni esterne. “Se sentite il mare rosso, dipingetelo così”. È questa l’idea di espressività nell’arte, il colore diventa metafora, simbolo, per descrivere sempre di più i sentimenti e le emozioni più profonde dell’animo umano.

L’arte diventa il mezzo non solo per descrivere i fatti, cronaca degli eventi, veicolo quasi fotografico della realtà, come in alcune fasi dell’Ottocento, ma espressione sentita dell’artista e dei suoi stati d’animo. Il passaggio non è indolore e non sempre la critica dell’epoca lo approverà. I pittori di fine ‘800 hanno iniziato quel percorso. Così come ha fatto Munch, forse più di alcuni. La sua vita, di fatto così complessa e caratterizzata da molto dolore ma anche gioia, ha trovato nell’espressione della sua arte il mezzo più appropriato per rimandarci il suo sentire. E ora aspettiamo di vedere le sue opere che ci riportano anche al nostro “sentire” personale e del mondo circostante da cui non possiamo prescindere.

Info:

indirizzo: Piazza del Duomo, 12 – Milano
telefono:+39 02 884 45 181 (lun-ven dalle 9 alle 16)
email:c.mostre@comune.milano.it

Di Marcella Baldassini

Grafico editoriale e giornalista professionista iscritta all’Ordine nel 1994. Ho curato la veste grafica per numerose riviste di arredamento (Domus, Gioia Casa, Spazio Casa) e settimanali femminili di attualità, gossip e benessere (Gente, Vitality). Da sempre appassionata d’arte, design, e psicologia. Ho lavorato, inoltre, con l’Editoriale Domus, Rusconi Editore - Hearst, Editoriale Jackson e in varie agenzie di pubblicità come visual. Ho collaborato anche con ultimaparola.net e stadio5.it

1 commento su “A Milano arriva l’ora di Munch”
  1. Molto interessante… verrò certamente a vedere questa mostra ..mi interessa l’ opera di questo grandissimo Artista di cui conosco ancora un po’ poco, grazie per la presentazione di M. Baldassini.

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