Play-off di Champions League da dimenticare delle italiane, che sono state tutte eliminate. prima era toccato ad Atalanta e Milan (rispettivamente contro Bruges e Feyenoord) e poi alla Juventus. sconfitta dal Psv. Clamorose uscite di scena se pensiamo alla qualità delle avversarie
Il calcio italiano prende tre schiaffoni e ritorna nella mediocrità. Nei play-off di Champions, dopo le qualificazioni, che hanno visto solo l’Inter entrare tra le prime otto e l’eliminazione del Bologna, è toccava ad Atalanta, Juventus e Milan salvare la faccia. Mai cosa fu più sbagliata. I rossoneri, primi a scendere in campo, dopo la sconfitta al de Kuip per 1-0, a San Siro non sono riusciti ad andare oltre l’1-1, nonostante il gol dell’ex di turno Santiago Giménez dopo appena 36 secondi. L’espulsione di Theo Hernández a inizio ripresa ha complicato tutto, tanto che al 28′ il gol del pareggio di Julián Carranza ha di fatto chiuso i conti. Cocente delusione per tutto l’ambiente, poiché la squadra di Rotterdam in Eredivisie (campionato olandese) occupa la quarta posizione a 14 punti dalla vetta, occupata dall’Ajax.
Fa peggio l’Atalanta che davanti al proprio pubblico cercava di rimontare l’1-2 dell’andata, ma il canovaccio di questa partita ha raccontato un’altra storia. Il Bruges dopo i primi 45′ di gioco si è trovato in vantaggio per ben 3-0, prima di correre qualche brivido. Ha fatto tutto Ademola Lookman segnando, a inizio ripresa, prima il gol della speranza e poi sbagliando il rigore del 3-2. Brutta figura degli orobici che avevano accarezzato, soprattutto per come era andata la partita al Jan Breydelstadion, immeritatamente persa 2-1. Brutto epilogo del match che ha visto il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini che ha commentato così il penalty sbagliato dall’attaccante nigeriano: “E’ uno dei rigoristi peggiori che abbia mai avuto”.
La mazzata finale al calcio italiano lo dà la Juventus, perdendo al Philips Stadion 3-1. Dopo un primo tempo, dove i bianconeri sembravano avere il controllo del match, le lampadine olandese si sono accese improvvisamente nella ripresa. Al magnifico gol di Ivan Perišić, ha risposto una decina di minuti dopo Timothy Weah con un tiro al volo. Da lì in poi la formazione di Thiago Motta ha finito di rispondere ai continui attacchi del Psv, che undici minuti più tardi replicavano con Isamel Saibari e nei tempi supplementari chiudevano il discorso con Ryan Flamingo. A nulla è servito il 2-1 dell’andata, ribaltato al ritorno da una squadrata che è sembrata più organizzata degli avversari. Con questi tre risultati l’eventuale quinto posto in campionato non vale più un posto in Champions, com’era accaduto in questa stagione.
Nelle altre partite il Real Madrid ha eliminato il Manchester City 3-1 al ritorno con tripletta di Kylian Mbappé (ma all’andata era finita 3-2 sempre per i Blancos), il Bayern ha superato il Celtic (1-1 al ritorno e 2-1 all’andata) e il Psg ha asfaltato i francesi del Brest (7-0 al ritorno e 3-0 all’andata). Sono passati anche Il Borussia Dortmund e il Benfica.