Sinner si sbarazza di Dimitrov in due set nel torneo 1000 di Miami, conquistando anche la seconda posizione nel ranking ATP
“La vittoria di oggi fa parte del passato. Sono molto soddisfatto, ma ora penso a alla terra rossa e agli altri tornei”. La vittoria 6-3, 6-1 contro Grigor Dimitrov (giustiziere di Carlos Alcaraz e Alexander Zverev) ha un significato storico per Jannik Sinner, autentico campione, sia in campo, sia fuori. Un gentleman con numeri da strabuzzare gli occhi. A neanche 23 anni ha già conquistato 13 tornei (senza contare la Coppa Davis), superando Adriano Panatta, fermatosi a 10. Negli ultimi 26 match, ne ha vinti 25, perdendo la finale di Indian Wells. Quest’anno ha già vinto l’Australian Open (primo italiano a riuscirci, quinto a vincere un Grande Slam, dopo Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta). Dopo questa vittoria, è diventato il numero 2 nel ranking mondiale, dietro a Novak Djokovic. Primo italiano a riuscirci, poiché Pietrangeli si era fermato al 3 e Panatta al 4.
La partita non ha avuto storia. Tutto il match si concentra in due punti: Sinner annulla una palla break sul 2-1 per il bulgaro e poi mette a segno 11 punti su 14. E’ l’inizio della fine per l’avversario che non riesce a reggere l’intensità di gioco dell’altoatesino. Dimitrov riesce a reagire fino al primo set, per poi essere travolto sulle continue variazioni di Sinner in quello successivo. Nel secondo, infatti, l’italiano dà un’accelerata nel quarto game, da 40-0 strappa il servizio a Dimitrov per poi consolidare il punteggio sul 4-1, ovvero l’apoteosi. Sinner è riuscito a vincere questo torneo, dopo la finale persa nel 2021 con l’amico Hubert Urkacz, e quella dell’anno passato dove fu Daniil Medvedev a castigarlo.