Alle Gallerie Nazionali di Arte Antica-Palazzo Barberini di Roma, fino al 6 luglio sono in mostra per la prima volta in Italia capolavori riscoperti, accanto ad opere di collezioni private, di Michelangelo Merisi, vere e proprie pietre miliari della storia dell’arte
“Il modo del Caravaggio corrispondeva all’apparenza sua ovvero fisionomia; egli aveva complessione oscura e occhi oscuri il ciglio e la chioma erano neri sicchè tale colore specchiavasi nella sua pittura.”
La mostra “Caravaggio 2025”, presenta 24 capolavori concessi in prestito dai più prestigiosi musei nazionali e internazionali. Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni e guida il pubblico alla scoperta di questo straordinario artista visionario, nell’arco cronologico di quindici anni, dall’arrivo a Roma nel 1595 fino alla morte a Porto Ercole. Il percorso espositivo, a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi, Thomas Clement Salomon, ci conduce alla visione di capolavori riscoperti ed esposti per la prima volta in Italia, accanto a opere di collezioni private raramente visibili.
Prima di parlare della sua arte in mostra , vorrei collocare l’artista nel suo contesto storico, ed esistenziale. Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, nasce a Milano nel 1571 anno che coincide con la battaglia di Lepanto, quando la coalizione cristiana sconfigge la flotta musulmana. Già adolescente va a bottega in Lombardia fino a quando ventenne arriva a Roma, la città che battezzava tutti i pittori per la loro eccellenza nel lavoro di artista.

Sono gli anni della Controriforma, la chiesa reagisce a Martin Lutero con il Concilio di Trento mettendo le nuove regole alla composizione artistica, intervenendo sui criteri con i quali un’opera d’arte deve essere fatta. Caravaggio risente di queste imposizioni e riesce a violare le regole. Ribelle per natura, non userà nelle sue opere modelli ma vere e proprie persone pescate dal popolo. Bandisce aureole ai santi. Riduce la santità inarrivabile del cielo per i potenti, in spiritualità terrena per il popolo. Protetto dall’illuminato cardinal Francesco Maria del Monte, che aveva capito la natura dell’artista e il suo modo visionario di intendere le storie evangeliche, diventa uno dei più noti e richiesti pittori del panorama artistico romano, tanto che gli vengono commissionate opere pubbliche: le Storie di San Matteo nella chiesa di San Luigi dei Francesi e i dipinti per la cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo.
Un giorno per una banale lite trafigge con la spada Ranuccio Tomassoni. All’apice del successo, 1606/1607, dopo questo tragico evento, è costretto a scappare da Roma per vivere prima a Napoli e poi a Malta dove è insignito della qualifica di Cavaliere dell’Ordine per il valore artistico dimostrato. Fugge anche da Malta per andare in Sicilia. E poi ricevuta la notizia nel 1610 della grazia concessagli dal papa, riparte per Roma che non riuscirà a raggiungere, trovando la morte a soli 39 anni a Porto Ercole.
La mostra in quattro sezioni
DEBUTTO ROMANO
A bottega a Roma dal Cavalier d’Arpino, dove sperimenta le sue nature morte, Mondafrutto e Il bacchino malato, per la prima volta esposte insieme.

INGALGLIARDIRE GLI OSCURI
In questa sezione, è stata introdotta la rara produzione ritrattistica dell’artista, che come dimostrano le fonti archivistiche è molto vasta. In mostra, per la prima volta accostate insieme, due versioni del Ritratto di Maffeo Barberini, provenienti da collezioni private(1598), importante prelato della curia romana che diverrà papa nel 1623 con il nome di Urbano VIII.
Questo modo di intendere la ritrattistica, avrà un ruolo importante nella produzione successiva che secondo il Bellori, biografo dell’artista sarà quella di “ingagliardire gli oscuri” cioè rinforzare gli scuri per estrarre la luce dall’oscurità, che avrebbe caratterizzato tutta la sua produzione successiva.
Molto interessante la ritrattistica femminile. Le donne dell’artista, popolane o prostitute diventano eroine sulla tela pregne di grazia e drammaturgia come la Santa Caterina di Alessandria, martire, che tiene in mano la spada e Sant’Orsola trafitta dal tiranno Attila per aver rifiutato di concedersi. “Il Martirio di Sant’Orsola”. La stessa Giuditta che decapita Oloferne, è eroina nell’atto della decapitazione. “Giuditta e Oloferne”

IL DRAMMA SACRO TRA ROMA E NAPOLI
La sezione ci racconta la prima commissione pubblica del Caravaggio ottenuta nel 1599 grazie all’intermediazione del cardinal Del Monte: le tele della capella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi. Sono esposte alcune tra le opere di tema religioso più emblematiche dell’artista come “La cattura di Cristo” “ San Giovanni Battista” e la ” Conversione di Saulo” di cui viene esposta la prima realizzazione dell’opera su un supporto ligneo di grandi dimensioni più prezioso della tela.
FINALE DI PARTITA
L’ultima parte della vita del Caravaggio affronta la fase finale della sua esistenza animata dalla speranza di tornare a Roma. In mostra l’opera “Ritratto di cavaliere di Malta” realizzato durante il suo soggiorno nell’isola, e le ultime opere realizzate a Napoli prima di intraprendere il viaggio per Roma dove non arriverà mai anche se graziato dal papa.
INFO ORARI
dalla domenica al giovedì 9:00-20:00
Il venerdì e sabato 9:00-22:00
BIGLIETTI
La prevendita è obbligatoria e il biglietto è nominativo
Intero € 18,00
Ridotto € 15,00: 18 – 25 anni
Ridotto € 12,00: possessori di Gallerie Nazionali Pass e convenzioni
Ridotto € 9,00: dipendenti Intesa e Soci ALI
Integrato € 25,00: Mostra Caravaggio 2025 e ingresso Gallerie Nazionali di Arte Antica (valido 20 giorni dal primo utilizzo per visitare Palazzo Barberini e Galleria Corsini)
Integrato ridotto € 17,00: 18 – 25 anni, mostra Caravaggio 2025 e ingresso Gallerie Nazionali di Arte Antica (valido 20 giorni dal primo utilizzo per visitare Palazzo Barberini e Galleria Corsini)
Gratuito: Minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), CLAonservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero della Cultura, membri ICOM, guide e interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore; personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.
AUDIOGUIDA
Inclusa nel biglietto della mostra
SCUOLE E GRUPPI
Gruppi (8 -25 persone): obbligo di utilizzo delle radioguide per gruppi da 8 a 25 partecipanti, inclusi i gruppi classe.
Giorno dedicato alle scuole: lunedì.
È possibile organizzare la visita anche per mini gruppi accompagnati a partire da 3 partecipanti
È obbligatorio l’utilizzo di radioguide, che possono essere noleggiate al costo di 2€ a pax.
GUARDAROBA
È obbligatorio il deposito di borse e zaini voluminosi e ombrelli. Trolley e bagagli non sono ammessi.
ACCESSIBILITÀ
Disponibilità di parcheggio per persone con mobilità ridotta.
Ingresso privo di barriere architettoniche.
È vietato l’ingresso ai cani, anche di piccola taglia, fatta eccezione per i cani guida che accompagnano persone ipovedenti o salvo presentazione di un certificato di pet therapy.