Al teatro Elfo-Puccini di Milano dal 21 maggio inizierà la rassegna teatrale con molti spettacoli dedicati alla drammaturgia femminile

Prende il via martedì 21 maggio l’undicesima edizione di Nuove storie, rassegna diretta da Francesco Frongia dedicata quest’anno alla drammaturgia femminile, capace di raccontare storie e personaggi in cui il tema del genere viene riletto per compiere quel piccolo salto per liberarsi da incrostazioni culturali, discriminazioni, modelli e paradigmi. Il titolo della rassegna prende a prestito il titolo di un famoso libro di Elena Giannini Belotti, Prima le donne e i bambini (edito nel 1973) tra le prime, già negli anni Settanta, a parlare del sessismo nell’educazione, con pubblicazioni considerate pietre miliari degli studi di genere.

“Dopo tanti anni, oggi qualcosa lentamente sta cambiando nel teatro e nel mondo. Ma c’è ancora parecchia strada da fare”. Il viaggio parte da Palermo dove Gisella, protagonista del testo di Giada Baiamonte Totò e la sua radiolina, grazie all’incontro con Totò, trova la strada e la forza di emanciparsi e iniziare una nuova vita; un racconto delicato e commovente in cui due anime rotte ma in piedi, maldestre ma gentili, si incontrano (21/25 maggio).

Cinzia Spanò è autrice e protagonista di una stand up comedy, ESsagerateE! Più che un aggettivo un’esortazione che, intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano, dimostra quanto siano ancora esagerate le disparità e le discriminazioni e non le donne che le denunciano (27/31 maggio). Un corso di ‘esageranza’ per divertire, indignare. Per  conoscere, vedere le trappole degli stereotipi e pregiudizi, anche quelli che abbiamo introiettato, e costruire alleanze.

Francesca Astrei nel monologo Mi manca Van Gogh (3/7 giugno) racconterà molto sul pittore olandese, ma ancora di più sulla vita. Con ApPuntiG di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Francesca Sangalli, Lucia Vasini. Un ironico e dissacrante spettacolo sulla sessualità femminile.

Il viaggio prosegue con Monologo della buona madre di e con Lea Barletti (10/14 maggio), un’indagine raffinatissima e tagliente che affronta tutta la complessità irriducibile della maternità, tra pregiudizi e luoghi comuni. Infine, Inégalité, Olympe e la Rivoluzione negata di Giulia Trivero (17/21 giugno): un tributo a Olympe de Gouges, che nel 1791 scriveva la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, in cui affermava l’uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna (e fu condannata alla ghigliottina). La vicenda di Olympe diventa uno specchio attraverso il quale parlare del nostro presente.

Di Cristina Tirinzoni

Giornalista professionista di lungo corso, ha cominciato a scrivere per testate femminili (Donna Moderna, Club 3, Effe, Donna in salute). E’ stata poi per lungo tempo redattore del mensile Vitality e del mensile Psychologies magazine e Cosmopolitan, occupandosi di attualità, cultura, psicologia. Ha pubblicato le raccolte di poesie Come un taglio nel paesaggio (Genesi editore, 2014) e Sia pure il tempo di un istante (Neos edizioni, 2010).

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